venerdì 13 dicembre 2019

E-book o cartaceo?






Prima di lasciarvi alle vostre abbuffate natalizie, vorrei parlarvi di un dilemma che riguarda il campo dell’editoria e che tende a dividere le opinioni. 
Meglio l’e-book o il cartaceo?
Innanzitutto, in Italia, al contrario di quello che si potrebbe pensare, il cartaceo vince sul digitale e non di poco. Ma perché?
La prima cosa che mi viene in mente è che gli italiani leggono poco. Se hanno voglia di farlo, preferiscono comprare una copia cartacea ogni tanto, mentre i rari casi di lettori seriali e patologici affrontano prima o poi la necessità di affacciarsi al mondo digitale. 
Vi spiego quali sono per sommi capi i vantaggi dell’uno e dell’altro e poi sarete voi a giudicare.

I PRO DEL CARTACEO

I cinque sensi

Chi legge un cartaceo, vuole vivere un’esperienza totalizzante in cui i propri sensi devono essere messi in gioco. Si sente il bisogno di afferrare il libro, di sentirne il peso e la consistenza, di sfiorare la copertina e di sfogliare ogni singola pagina con le proprie mani (passare un dito sul tablet per girare pagina non è sufficiente!). Si vuole assolutamente sentire l’odore della carta e dell’inchiostro fresco di stampa (niente in confronto alla scia lasciata dallo Chanel n° 5, ma anche questo può avere il suo fascino!). Bisogna ascoltare il rumore della carta mentre leggiamo o il tonfo che il libro produrrebbe se malauguratamente dovesse cadere a terra. Si vuole far lavorare gli occhi sfruttando la luce del giorno o di una lampada e non quella di un tablet che regoliamo un po’ a casaccio, senza sapere se faccia bene alla nostra vista. 
All’appello mancherebbe il senso del gusto, più complicato da realizzare anche se è in tutte le intenzioni di chi afferma di aver divorato un libro. Esistono, però, pazzesche torte a forma di libro che si lasciano gustare che è una meraviglia. Direi, quindi, che quest’esempio lo possiamo prendere per buono.

Come diavolo si fa a regalare un e-book?
Un libro cartaceo è un’ottima idea regalo, a volte non sempre azzeccata, ma comunque ricevere una storia da leggere è sempre qualcosa che fa bene al cuore e alla mente. Se volessi regalarlo in formato digitale, dovrei cambiare purtroppo la presentazione. Il massimo della carineria sarebbe un pacchettino che conterrebbe al suo interno un foglietto con scritto: “Va’ un po’ a guardare tra le tue email, perché lì troverai il tuo regalo!”. 
Davvero poco romantico!

Salviamo le librerie!
L’avvento dell’era digitale e degli acquisti online accompagnato a uno scarso amore per la lettura ha contribuito alla chiusura di molte librerie, soprattutto di quelle più piccole. Queste non riescono a fronteggiare l’enorme offerta di titoli, che aumenta ogni anno di più, mentre le grandi librerie hanno tutti i mezzi a disposizione per andare incontro al lettore, offrendo non solo libri, ma anche articoli di cartoleria, giochi da tavolo, giocattoli, CD, DVD, articoli da regalo e gadget di ogni tipo. Una volta, mi è capitato di trovare in una grande libreria tedesca dei saponi solidi profumati made in Italy. Ho trovato che c’entrasse poco con la lettura, a parte che per il fatto che prima di toccare un libro è sempre meglio lavarsi le mani. 
È naturale che di fronte a questi colossi, le piccole librerie devono subire la dura legge del pesce grosso che si mangia quello più piccolo.
A due passi da casa mia, c’è una libreria, il cui interno è più piccolo del mio salotto (e il mio appartamento è davvero un buco) e che da quando mi sono trasferita qui ormai quattro anni fa è rimasta ancora aperta. Certo, non credo che la proprietaria si ammazzi di lavoro, considerando tutte le volte che l’ho beccata a fumarsi la sigaretta fuori dal locale poco affollato, ma un motivo per restare ancora aperta ci sarà. 
Non bisogna ancora perdere le speranze.

La bellezza di uno scaffale pieno di libri
Chi legge tanti libri cartacei, alla fine finirà per collezionarli in meravigliose librerie personali di cui tutto il mondo sarà invidioso. Queste diventano un prezioso pezzo di arredamento, un’attrazione alla quale qualsiasi ospite non potrà resistere. 
Una domanda, però, mi sorge spontanea: come si pulisce una libreria del genere? Per una persona allergica come me, che passa tutta l’estate a starnutire, questa sarebbe deleteria. Un ammasso di libri è il nido ideale per polvere, muffe e polline. Dovrei starci dietro in continuazione con prodotti sofisticati che intrappolano lo sporco, ma come si dice “il tempo è denaro” e a me servono entrambi!


I PRO DELL’E-BOOK

Un modello di praticità
Gli e-book costano di meno. La differenza di prezzo è abissale. Rispetto al suo corrispettivo cartaceo, può arrivare a costare un terzo o un quarto. Chi ama leggere tanto e non ha la stessa fortuna di zio Paperone, deve a un certo punto convertirsi al digitale. La sua cultura crescerà insieme al suo portafoglio.
Gli e-book sono comodi. Li puoi trasportare ovunque, non hanno peso e non corrono il rischio di essere rubati o rovinati nel tempo. Rimangono sempre lì, racchiusi nel web, e li puoi accumulare a dismisura senza aver problemi di spazio.
Poiché ti basta anche solo uno smartphone per leggerlo, ogni momento è buono per dedicarti alla lettura. Anche di notte, quando non riesci a dormire, ma non puoi accedere la luce se non vuoi essere linciato.

Un prodotto ecologico
Per produrre un e-book non serve la carta (sappiamo tutti da dove questa derivi?), inoltre non c’è bisogno di stamparlo e di rilegarlo. Per riceverlo, è solo necessario avere internet e saperlo usare. Tutta l’energia che serve per la produzione e la distribuzione del cartaceo viene a mancare. È un risparmio da non sottovalutare. Se vogliamo ridurre le emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera (abbiamo davvero capito che è necessario farlo o no?), dobbiamo gettare uno sguardo a tutti i settori e non solo a quello che ci piace.

Moderno e interattivo
Nonostante per alcuni la lettura di un e-book venga considerata un’impresa titanica e una sofferenza per gli occhi, per altri, invece, diventa un lusso a cui è difficile rinunciare. 
Quando apro un e-book appena comprato, controllo subito la grandezza del carattere e lo correggo in base alle mie esigenze. In teoria, si potrebbe ingrandirlo fino a trasformare il proprio tablet come uno di quei telefoni con i tasti giganteschi che si regalano alle persone anziane.
Subito dopo, faccio sparire la cornice esterna, lasciando come visuale solo le parole del libro. Evito di controllare a che pagina mi trovo per rendere la lettura più misteriosa e coinvolgente. Non tocco più lo schermo, se non per girare pagina (virtualmente) o per conoscere il significato di una parola cliccando su di essa.
Il bello dell’e-book è proprio questo: quando sento dire “Questo è un bel mattoncino da leggere!”, si crea un pregiudizio e una consapevolezza di dover leggere tutte quelle pagine che con l’e-book non si ha.
Non essendo un libro fisico, non si ha la percezione di quanto possa essere spesso o pesante e questo non influenzerà la lettura.


Considerando la mia sensibilità per il tema dell’ambiente e la mia personale avversione ad accumulare oggetti in casa, è chiaro che io preferisca l’e-book. 
Nel mio appartamento, a parte alcune copie del mio romanzo, non ci sono libri. Quelli vecchi, che ho comprato prima dell’avvento del Kobo, li ho sistemati in cantina (lo so, sono una sconsiderata!). E poiché, sono una lettrice compulsiva, la mia applicazione conta centinaia di titoli. 
Se non avessero inventato l’e-book, avrei avuto un serio problema.
Sarei diventata squattrinata oppure avrei letto molto di meno ed entrambe le prospettive non mi sembrano tanto carine.
Trovo l’e-book talmente comodo che non potrei ritornare al cartaceo, nemmeno se lo volessi. Come ho già accennato precedentemente, il mio appartamento non è molto grande (avete idea di quanto costi un affitto a Berlino?). Dovrei mettere da parte qualche giocattolo e la cucina di legno di mia figlia per far spazio a una libreria. So già che lei non me lo perdonerebbe.
Questa, però, è solo la mia opinione e come sempre nella vita, è una questione di gusto.
Credo che l’importante sia leggere, non importa in quale forma.

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